Nel 2014, le due parrocchie di San Cosimo e Damiano e San Giusto in Cannicci, situate nel quartiere sud di Pisa, sono state unite in un’unica Unità Pastorale. Questa decisione è stata presa nell’ambito di un processo di riorganizzazione delle parrocchie della Arcidiocesi di Pisa, che ha l’obiettivo di migliorare la pastorale e la vita delle comunità parrocchiali.

La chiesa dei Santi Cosimo e Damiano di Pisa è una chiesa parrocchiale che si trova nel quartiere di San Marco. L’edificio attuale fu costruito a partire dal 1957 e consacrato il 14 aprile 1962 dall’Arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo. La chiesa precedente, risalente al XIII secolo, fu distrutta durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. L’antica chiesa era un edificio romanico a tre navate, con un campanile a vela. Al suo interno conservava un’importante pala d’altare, attribuita al Maestro dei Santi Cosma e Damiano, che raffigurava i due santi con le loro storie.

La chiesa di San Giusto in Cannicci è una chiesa parrocchiale situata nel quartiere di San Giusto a Pisa. La chiesa è dedicata a san Giusto, un martire romano del III secolo. La prima attestazione documentaria della chiesa risale al 1147. L’edificio originale era un edificio romanico a navata unica, con un campanile a vela. Nel corso del XIII secolo la chiesa fu ampliata e trasformata in un edificio a tre navate.

Alcune delle iniziative promosse dall’unità pastorale sono: 

• Un calendario comune delle attività e delle celebrazioni;
• Una collaborazione più stretta tra le due comunità parrocchiali, in particolare in occasione di eventi importanti come la Pasqua e il Natale;
• Un progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico delle due chiese;
• Un progetto di pastorale giovanile per coinvolgere i giovani della zona.
• Il Catechismo con i bimbi e ragazzi delle parrocchie.

Oggi, l’Unità Pastorale delle chiese dei Santi Cosimo e Damiano e di San Giusto in Cannicci continua a svolgere un ruolo cruciale nella vita spirituale e comunitaria della regione sud di Pisa, mantenendo viva la storia e la tradizione di entrambe le chiese, mentre si adatta alle esigenze e alle sfide dei tempi moderni. Questa unione è un esempio di come la fede e la dedizione possano unire le comunità e creare una realtà pastorale più forte e inclusiva.